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BABELBAR
Pasquale Gallo è docente di Letteratura Tedesca presso il Dipartimento di Lettere Lingue Arti. Italianistica e culture comparate dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. L’interesse scientifico si è rivolto da principio alla letteratura della ex-RDT con la monografia Il teatro dialettico di Heiner Müller (1987) e vari saggi su altri autori della ex Germania Est. Successivamente si è dedicato allo studio della letteratura tedesca del 1700 con la pubblicazione dei volumi L’orso danzante. Una immagine circense in P. Fleming, G. E. Lessing e H. Heine (1992) e la cura di saggi dedicati alla favola tedesca dell’Illuminismo Fabula Docet
(2002). Da circa quindici anni rivolge l’attenzione alla Letteratura Tedesca dell’Interculturalità curando dapprima la pubblicazione del volume Die Fremde. Forme di interculturalità nella letteratura tedesca contemporanea (1998) e redigendo in seguito vari contributi su autori stranieri che hanno scelto il tedesco come lingua letteraria. Attualmente sta sviluppando una ricerca sul tema La Shoah in Puglia 1940-945. Ha inoltre partecipato e collaborato alla realizzazione di convegni nazionali, internazionali e giornate di studio quali La settimana della poesia tedesca (Bari 2005; 2007; 2010) e La comunicazione interculturale di lingua tedesca (Bari 2008, Macerata 2009, Bari 2014, Bari 2017).
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Vienna, marzo 1938. L’annessione dell’Austria al III Reich e l’introduzione delle leggi razziali provocano un radicale mutamento nella vita di due ragazzi ebrei, Bettina e Mizzak, compagni di classe presso la Scuola Superiore di Arti Applicate.
Il sentimento d’amore appena sbocciato tra loro viene travolto dalla necessità di sfuggire all’inferno nazista. La fuga prende strade divergenti. La ragazza attraversa l’Italia e la guerra al seguito dei genitori; il giovane tenta l’approdo in Palestina scendendo lungo il Danubio a bordo di un malandato battello a vapore.
Anche il loro professore, Benedetto Rismondo, nauseato dalla dilagante violenza hitleriana, abbandona l’ex capitale asburgica insieme a moglie e figlia per rifugiarsi presso la propria famiglia a Milano. Da principio convinto sostenitore del fascismo, è costretto a mutare le proprie convinzioni affrontando in prima persona, come ufficiale di Marina, la tragedia bellica italiana.
Le vicende del conflitto mondiale, per un inatteso gioco del caso, riservano ai tre protagonisti situazioni inattese, pericolose e ricche di emozioni in un epilogo quanto mai imprevedibile.