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Visualizza carrelloStrabone di Amasea – GEOGRAFIA – Libro IX
Nicola Biffi ha condotto le sue ricerche presso il Dipartimento di Studi Classici e Cristiani, poi confluito nel Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Tardo Antico dell’Università di Bari. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni che svariano dalla puntuale analisi di singoli passi e libri della Geografia di Strabone (il suo terreno privilegiato di indagine) a rapide incursioni nel campo della letteratura greca e latina (note su Licofonte, Diodoro Siculo, il romanzo greco, Plauto, Terenzio, Catone il Vecchio, Varrone, Sallustio, Cornelio Nepote, Virgilio, Orazio, Livio, Lucano, Petronio).
Si è occupato anche di questioni di storia e storiografia antica (saggi su Filisto, Messala Corvino, Plutarco, Appiano, L’Indiké di Arriano, la Vita Hadriani nell’Historia Augusta, il separatismo gallico del III secolo d.C.).
Per Edizioni dal Sud ha pubblicato L’Africa di Strabone (traduzione e commento del libro XVII della Geografia); De Situ Iapygiae (traduzione e commento) di Antonio De Ferrariis detto Galateo; Modelli agonistici di Magna Grecia e Sicilia (schizzi biografici di atleti locali); Scampoli di Mithridatika nella Geografia di Strabone; Appiano di Alessandria, La guerra contro Annibale (introduzione, testo, traduzione e commento); Isole dei famosi ai tempi dell’Impero romano; Mirabilia dell’Italia antica raccontate dai paradossografi greci; Documenti per un’indagine complessiva sugli inserti paradossografici della Geografia di Strabone; Strabone di Amasea, Geografia, Libro X (introduzione, testo, traduzione e commento).
60,00 €
Introduzione, testo, traduzione e commento a cura di Nicola Biffi.
Una volta effettuata la ricognizione del Peloponneso nel libro ottavo della Geografia, nel nono Strabone passa a descrivere il tratto superiore della Megaride – che si prolunga nella sottile striscia dell’Istmo – e subito dopo il territorio della Grecia centrale comprendente l’Attica, la Beozia, la Focide e le due Locridi. Quindi, rinviando inaspettatamente al libro successivo la trattazione delle regioni più a occidente, l’Etolia e l’Acarnania, torna indietro e, senza toccare l’isola di Eubea (anche di essa parlerà nel libro decimo), punta un po’ più a nord, per occuparsi della Tessaglia. Soprattutto nel denso capitolo dedicato a quest’ultima, le reminiscenze mitologiche – già per le precedenti regioni suggestivo corollario ai doverosi ragguagli di ordine geografico e storico – si infittiscono in maniera esponenziale, sollecitate dai costanti e talora assai dilemmatici riferimenti al poeta Omero e all’epos in generale.