Info | Pagine: 216 Lingua: Italiano ISBN: 9788875531140 Dimensioni: Altro: illustrato |
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Il cinema di Domenico Paolella
15,00 €
A cura di Alfonso Marrese.
Categoria: | Percorsi di "Teca" |
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Info | Pagine: 216 Lingua: Italiano ISBN: 9788875531140 Dimensioni: Altro: illustrato |
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Piazza Umberto I, a Bari, continua ancora oggi a svolgere il suo ruolo di Agorà, di luogo di incontro e di scambio tra le persone, rispondendo alle esigenze di una società in continua evoluzione. E’ in particolare, dagli anni ’60 fino all’inizio degli anni ’80, che Piazza Umberto ha rappresentato un simbolo forte caratterizzato da giovani e adolescenti alla ricerca di un luogo in cui potersi incontrare al riparo da occhi “adulti”, un luogo dove fosse predominante la nascente cultura giovanile sino ad allora totalmente ignorata.
Idillio infranto è un film muto prodotto nel 1931 in Puglia e mai distribuito su scala nazionale. Dopo decenni di silenzio, la pellicola nel 1986 viene tirata fuori da una cassapanca e da quel momento iniziano varie operazioni di preservazione, recupero e valorizzazione, compresa la sonorizzazione. La storia di queste appassionate operazioni è di per sé un capitolo eccezionale della “voglia di memoria” espressa dalla società pugliese e del desiderio di fare del film una vera e propria icona dell’identità regionale. Teca del Mediterraneo nel 2008, in partnership con la Cineteca Nazionale di Roma, promuove il rigoroso restauro digitale del film dotandolo di una nuova colonna sonora, con musiche e testi originali di Nico Girasole, impegnandosi in uno sforzo di tipo industriale per l’ampiezza delle compagini orchestrale e vocale poste in campo.
Il catalogo riproduce circa 200 reperti futuristi della collezione di Carmelo Calò Carducci, raccolti in mostra nell’ambito del programma di eventi “La Puglia e il Futurismo” (Bari, 19 febbraio – 28 maggio 2009) a cura di Teca del Mediterraneo Biblioteca Multimediale e Centro di Documentazione del Consiglio Regionale della Puglia.
Scritti di: Waldemaro Morgese, Vito Attolini, Luca Federico Garavaglia, Antonio Lucio Giannone, Massimo Guastella, Pierfranco Moliterni, Daniele Maria Pegorari, Carmelo Calò Carducci.
Nel film di Pupi Avati La seconda notte di nozze, ambientato nell’Italia degli anni Quaranta, c’è un personaggio dal sorriso magnetico e gli atteggiamenti da guascone, attore protagonista di una pellicola di successo: il giallo d’azione Spie fra le eliche. I modi di fare di questo personaggio e la stravaganza del titolo della pellicola di cui è protagonista lo rendono una simpatica quanto improbabile macchietta che pochi sospetterebbero essere, invece, un raffinato omaggio di Avati ad un divo dimenticato dell’Italia di quei lontani anni: Enzo Fiermonte. Pugliese di nascita, ma romano d’adozione, Fiermonte fu attore di cinema, e prima ancora campione di pugilato; ma fu, nondimeno, gran seduttore e amante di sfide impossibili. Lo chiamavano “il Valentino del ring” e di lui s’innamorò perdutamente una delle donne più ricche al mondo, l’americana Madeleine Astor Dick, famosa oltreoceano per essere sopravvissuta alla tragedia del Titanic. Per Madeleine e per gli agi dei milionari, Fiermonte appese i guantoni al chiodo quando era ormai ad un passo dal battersi per il titolo di campione del mondo; poi ci ripensò, tornò sul ring, e tutto il mondo parlò di lui. Ma quello fu soltanto uno degli episodi avvincenti e rocamboleschi che segnarono la sua esistenza. Ne collezionò tanti e tutti clamorosi, al punto che a Hollywood, in più di un’occasione, si è pensato di realizzare un film sulla sua vita.
Questo volume sull’opera del regista Emidio Greco (Leporano, 1938 – Roma, 2012) fa parte della sezione di studi storico-critici sul cinema compresi nella collana Percorsi di “Teca”, patrocinata dalla Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia. La sezione si propone di analizzare l’attività dei cineasti pugliesi sul cui lavoro ci sono poche testimonianze.
Gemma Lanzo, laureata alla University of East London in Visual Theories: Film History, dopo un Master in Multimedia: Production, Cultures and Theories lavora nel campo dei media nella città di Londra. Nel 2009 fonda Gemma Lanzo Editore e crea “Moviement – pubblicazione di cultura cinematografica” di cui è anche condirettore editoriale. È membro del Consiglio Nazionale del SNCCI, membro FIPRESCI ed è iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Puglia. Ha contribuito a vari volumi collettanei sul cinema e collabora con alcune testate giornalistiche nazionali. È inoltre, tra i soci fondatori della società MAS – Modern Apulian Style che opera nell’ambito dell’architettura e del design ecosostenibile sul territorio pugliese.
La Puglia ha rivestito un ruolo cospicuo e continuativo nella storia del melodramma grazie ad una serie di operisti – artisti o artigiani, celebri o misconosciuti – che questo libro intende valorizzare attraverso sintesi critiche e bibliografie aggiornate. Operisti di Puglia si propone infatti come uno strumento di consultazione, un libro destinato a generare altri libri, confezionato per la riscoperta di un prezioso patrimonio identitario troppo spesso ignorato. Il primo volume dell’opera – Operisti di Puglia. Dalle origini al Settecento – è stato pubblicato nel 2009. Questo secondo volume completa la ricerca proponendosi come una “miniera critica” destinata a favorire nuove investigazioni.
Questo libro-catalogo propone la collaborazione – promossa e coordinata da Teca del Mediterraneo Biblioteca Multimediale e Centro di Documentazione del Consiglio Regionale della Puglia – di studiosi italiani, statunitensi e russi, per documentare quella che fu la grande ondata di migrazione di meridionali verso gli Stati Uniti all’inizio del Novecento, e le vicende drammatiche di molti di loro che, illusi dal grande progetto socialista, si trasferirono in Russia e finirono nell’infernale ingranaggio concentrazionario staliniano, avviati ai campi di lavoro forzato della Siberia Orientale.
Contributi, in italiano e in inglese, di: Vito Antonio Leuzzi, Giulio Esposito, Mariolina Pansini, Maria Rosaria Sicoli; Martin F. Ederer, padre Secondo Casarotto, Jean Richardson, Kenneth S. Mernitz, Alex Blair, David Carson, Gary Marotta; Mikhail Nikolayev, Elena Nikolaeva.
“Chiuso nella sua casa, in cima ad una ripidissima scala di almeno trenta scalini, Enzo riesce, anche se con fatica, a piegare il mondo a sé e a non farsi piegare da esso”: così si esprime il regista Angelo Amoroso D’Aragona su Enzo Del Re, cantastorie pugliese di eccezionale forza evocativa, di grande capacità innovativa sul piano della produzione musicale e dell’uso di strumenti poveri. Una icona della musica pugliese poco nota, ma travolgente se la si conosce. Su incarico e impulso di Teca del Mediterraneo, in questo documentario Amoroso D’Aragona è riuscito a ripercorrere la figura umana e artistica di Enzo del Re producendo un referto documentario che è il primo in assoluto così completo e penetrante.
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